
1984 - Monte Carlo Galleria Astrid
Con il console di Monaco a Zurigo
e la moglie

1982 - Asti Galleria La Giostra
Con il critico d'arte Didi Taricco
DMITRIJ LICHACOV - Mosca, marzo 1990
Ho la sensazione di aver visto la sua pittura tantissimi anni fa (dentro alla natura, nel cielo in mezzo al Mar Bianco e ad un lago)
RICCARDO BARLETTA - Milano, aprile 1989
Si tratta di un astrattismo sui generis, non geometrico, non informale; basato su echi, allusioni, metafore vivo di accensioni cromatiche, spinte ai limiti della fascinazione, laddove gli incanti e le seduzioni costituiscono barbagli dli trasfigurazioni liriche.
SERGIO DANGELO - Milano, autunno 1989
Canto nei quadri di Rosanna Forino
In precisi intervalli
di lunghezza d'onda
passano radiazioni che gli angeli rendono magnetiche.
Così , con precisi intervalli
giungendo dagli oggetti,
altrettanti messaggi
in tagli e colate di luce innamorata
si appoggiano all'occhio,
alla sua retina.
Così nei dipinti tuoi
Rosanna
la luce addensa
in toni
mezzi toni
in aperture
che al vano della porta della mente
illuminano;
brillanti
in rosso giallo arancio verde
colori della bandiera del tuo sogno
forme forti e vivaci
dell'amore.
GIANNI VIANELLO - Milano, gennaio 1980
Il suo esprimersi e comunicare con il segno e con il colore ci giunge come linguaggio attuale: cioè una pittura che appartiene al nostro tempo.
Le composizioni di Rosanna Forino rivelano la limpidezza dell'idea e l'essenzialità coerente dell'esito formale, alle quali fanno preciso riscontro la solidità e l'accuratezza di esecuzione. (...) progressivamente la sua pittura è andata via via spogliandosi di tanti incidenti formali per rivestirsi di puro colore e di puro segno, (...) scrisse Kandinskij nel Der Blane Reiter "Quando nel quadro una linea viene liberata dall'obbligo di servire a un fine, e cioè di indicare una cosa, e funge essa stessa da cosa, la sua risonanza interiore non viene più indebolita da alcuna funzione accessoria e conserva, tutta intera, la sua forza(...) "
LELLA TUCCI - 1979
(...) nel dialogo con le opere e le natura le figura appare raramente.
Con il carattere di una rivelazione confessata della memoria celete nell'intimo della pittura stessa.
ln singolare simbiosi col più puro cromatismo(...)
SERGIO DANGELO - 1979
(...) questi dipinti, generosi in colore, grandi finestre della memoria, offrono immagini di luoghi geografici ma come e quanto trascesi!
Qui il pretesto figurativo diventa ragione per AVVIARE il quadro che si presenta, ad opera ultimata, come una vetrata policroma, come un paesaggio mentale(...)
oltre ll pretesto (i rami, le prima foglie) questa pittura che non contiene cronaca ne aneddoto, carica di tensioni emotive, presenta i luoghi <<suoi>> ma, per tutti, universali.
Cosi come di una partitura musicale accettiamo il titolo, ma riceviamo delle cascate di note, sensazioni che facciamo nostre, così gli arancio, i blu, i gialli di Rosanna Forino divengono altrettante scale cromatiche per la nostra gioia(...)
DINO VILLANI - 1977
Il risultato delle sue più recenti ricerche arriva a scandire le componenti, specialmente cromatiche, degli oggetti e dei paesaggi che ci vengono così offerti trasfigurati da una osservatrice che tende ad esaltare i valori.
Vediamo allora una natura che squilla staccando qualche volta le note, ma più spesso sovrapponendole in modo da sentirle distinte ma sulla via di fondersl con le altre che sono sotto o di fianco (...)